Assieme al ponte di Ganda, la facciata di San Giovanni rappresenta da oltre due secoli il simbolo di Morbegno. Il 14 aprile 1680
iniziarono i lavori di costruzione della chiesa ma non sono noti i nomi degli architetti.
La facciata di San Giovanni, restaurata di fresco, si apre ad andamento curvilineo e presenta distribuite nove statue e tutta una serie di decorazioni. L’interno è piuttosto buio e cupo, perché effettivamente le poche finestre non introducono una luce diretta ma, alla maniera barocca, la fanno spiovere dall’alto attraverso un gioco di aperture nascoste.
Il monastero femminile della Presentazione, che conserva ancora lacerti di affreschi, fu fondato nel 1664 da Margherita Fontana e Domenica Passamonti, che adottarono la regola agostiniana, e fu attivo fino alla soppressione napoleonica nel 1798.
Affacciato su piazza San Giovanni, l’edificio conserva i caratteri del convento. Piazza San Giovanni è raggiungibile da piazza Enea Mattei attraverso via Cappuccini, oppure da via Ninguarda o ancora da una traversa di via Nani.
The church, an important baroque monument, contains some precious relics: the Holy Thorn and the body of the Blessed dominican Andrea from Peschiera. The church also houses works by important artists of the 1700’s: Pietro Ligari, Pietro Bianchi
known as Il Bustino, Giuseppe Antonio Petrini, Gianbattista Pittoni, Andrea Lanzani, and Giacomo Paravicini called Il Gianolo.
On the east side of the square the ancient augustine monastery for nuns, founded in 1675, and closed by the Cisalpine Republic
in 1798. The present reconstruction encompasses part of the original building, where we can admire the spacious chapterhouse.
Die Spätbarockkirche, deren Styl mit dem Borrominis verglichen werden kann, ersetzt die alte gleichnamige Kirche, die an dem Ort stand. Sie enthält wertvolle Reliquien: den heiligen Dorn und eine Urne mit den Resten des hl.
Domenikanermönches Andrea von Peschiera. Die Kirche enthält auch zahlreiche sehenswerte Werke berühmter Künstler des 18. Jahrhunderts: Pietro
Ligari, Pietro Bianchi, il Bustino genannt, Giuseppe Antonio Petrini, Gianbattista Pittoni, Andrea Lanzani und Giacomo Paravicini, il Gianolo genannt.
Auf der östlichen Seite des Platzes stand das 1675 gegründete und 1798 von der Republik Cisalpina geschlossene Frauenkloster. Die gegenwärtige Renovierung gewinnt Teile des ursprünglichen Gebäudes wieder, wie den Kapitelsaal.