Nel porticato sono ospitate le cappelle di molte importanti famiglie morbegnesi. Sul lato ovest, quello più vicino all’entrata, la tomba Melzi di Cusano occupa tre cappelle.
Le fanno seguito la tomba Folcher (proprietari dell’omonimo palazzo nel centro di Morbegno), la tomba Lusardi (importante famiglia di commercianti) e la tomba Buzzetti-Mariani, nella quale è sepolto l’ingegnere Luigi Buzzetti, autore di diverse opere nel campo dell’edilizia civile a Morbegno.
Passando sul lato sud, si incontrano le tombe dell’economista e uomo politico Ezio Vanoni (1903-1956), la doppia cappella dei Mattei che ospita un’importante opera in marmo bianco di Giannino Castiglioni (1884-1971), la tomba Martinelli, e, nel centro, la cappella ai Caduti della Prima Guerra Mondiale.
Proseguendo si incontra la tomba dell’economista Pasquale Saraceno (1903-1991). Il lato est ospita le tombe di quattro importanti famiglie di industriali e commercianti: Rocca, Zecca, Martinelli, Lombardini, quest’ultima con un affresco dovuto a Eliseo Fumagalli (1887-1943).
Le segue la tomba della famiglia Beonio Brocchieri, al centro della quale la lapide di Gabriele (1862-1922), per lunghi anni magistrato a Morbegno. Al termine di questo braccio del porticato, un cancello a destra permette l’accesso al “campo della chiesa”. Sul muro immediatamente a destra le lapidi del giurista Alberto De Simoni (1740-1822) e del medico Carlo Cotta (1809-1866).
Sulla sinistra passando davanti alla chiesa di San Martino, si giunge al muro di confine, dove è posta la lapide che ricorda il poeta e letterato Guglielmo Felice Damiani (1875-1904). Continuando fino all’angolo (a destra un notevole crocifisso in metallo con i simboli della Passione) si incontra la lapide dei caduti morbegnesi del Risorgimento.