Il Btg. Morbegno nasce dall’11^ Compagnia “Chiavenna” costituita nel marzo 1873, la quale dipendeva dal Distretto Militare di Como. Originariamente il Btg. Morbegno entra a far parte del 5° Reggimento Alpini il 1° novembre 1882 a Milano unitamente ai battaglioni “Val Dora”, “Moncenisio” e “Valtellina” poi, a seguito del riordino delle truppe alpine avvenuto il 4 agosto 1885, i battaglioni prendono il nome di “Morbegno”, “Tirano”, “Edolo” e “Vestone”.
Al Battaglione vengono assegnate tre Compagnie: la 44^, la 45^ e la 47^, la penna sul cappello con la nappina bianca e quale motto “Morbegno Avanti”. Le zone di reclutamento dei giovani alpini nel servizio di leva del Battaglione appartenevano alla Bassa Valtellina e alla provincia di Como, che in quel
tempo comprendeva anche Varese. Dall’anno di costituzione sino alla Prima Guerra Mondiale (1915), il Btg. Morbegno non partecipò a nessun conflitto militare che coinvolse il Regno d’Italia ma svolse solamente esercitazioni addestrative e venne impiegato in operazioni di ordine pubblico e di sicurezza in Italia.
Inoltre, gli Alti Comandi dell’Esercito assegnarono al Battaglione, quale zone di difesa, il tratto di confine con la Svizzera che comprendeva la provincia di Como e la Valtellina. Gli interventi del Btg. Morbegno in tempo di pace furono sempre molto apprezzati. Infatti veniva considerato il Battaglione “brillante” del Reggimento: ottimi marciatori, elementi fisicamente scelti, valenti ginnasti, bravi tiratori e inoltre Guide alpine intelligenti ed esperte.
Lo spirito di appartenenza al corpo militare del battaglion Morbegno da parte dei suoi alpini fu subito molto spiccato.
Il 24 maggio 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, il Btg. Morbegno partecipò a molteplici battaglie su tutto il fronte alpino. Il battesimo del fuoco avvenne nella così detta Guerra Bianca il 9 giugno 1915 sopra il Passo del Tonale (Brescia), sulle pendici dell’Adamello in zona Conca Presena, al Passo del Monticello, ad oltre 2.500 mt. slm. Il Battaglione fu poi impiegato in altri diversi scontri per tutta la durata della guerra sino al termine, con l’epilogo glorioso di Vittorio Veneto.
La battaglia più importante e cruenta fu quella combattuta sul Monte Fior-Castelgomberto (Vicenza) il 5-7-8 giugno 1916, dove gli alpini del Morbegno resistettero saldamente, pur con gravissime perdite, a soverchianti forze nemiche, mantenendo in epica difesa importantissime posizioni e impedendo alle forze austro-ungariche di scendere dall’altopiano di Asiago
per dilagare nella sottostante pianura padana e prendere alle spalle l’Esercito Italiano, schierato sul fronte delle Alpi Giulie e sul Carso.
Per questa sanguinosa azione di guerra il Btg. Morbegno fu insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Btg. Morbegno partecipò con azioni su tutti i fronti, da quello occidentale contro la Francia, al fronte Greco-Albanese dove subì diverse perdite e, per finire, alla tragedia del fronte Russo, dove nel gennaio del 1943, nelle steppe ghiacciate intorno al fiume Don, si immolò a Warwarowka per proteggere la ritirata della Divisione Tridentina.
Il sacrificio dell’eroico Battaglione, sebbene privo di mezzi corazzati, riuscì a tamponare l’offensiva dei carri armati russi, che provenivano da nord per andare a colpire più a sud il fianco della Tridentina, in marcia verso il ritorno in Italia. Da quell’impari battaglia che durò tutta la notte del 23 gennaio 1943, il “Morbegno” fu praticamente annientato nel suo organico.
Solamente un numero esiguo di superstiti riuscì a scampare alla morte e alla prigionia. I pochi sopravvissuti del Battaglione, ricongiuntisi alla Tridentina, ebbero comunque la forza alcuni giorni dopo di combattere anche l’ultima battaglia a Nikolajewka il 26 gennaio, che avrebbe aperto definitivamente la via della salvezza. Finalmente nel mese di marzo 1943 i ridotti alpini del Battaglion Morbegno riuscirono a raggiungere l’agognata Patria.
Rientrato in Italia, il Battaglione venne ricostituito con nuove forze ma, dopo l’Armistizio firmato da Badoglio con gli Alleati il giorno 8 settembre 1943, l’Esercito Italiano si sfasciò e molti alpini del Morbegno furono fatti prigionieri dai nazisti e finirono nei campi di concentramento tedeschi e polacchi. Terminata la Seconda Guerra Mondiale, iniziò la rinascita delle Forze Armate Italiane.
Il Btg. Morbegno venne ricostituito il 1° ottobre
1956, incorporato nel 5° Reggimento Alpini in capo alla Brigata Orobica del IV° Corpo d’Armata Alpino. Il Battaglione, oggi uno dei pochissimi ancora in servizio dopo le numerose riduzioni avvenute nell’Esercito, è acquartierato nella caserma “Davide Menini-Riccardo De Caroli” a Vipiteno (Bolzano), alle dipendenze della Brigata Alpina “Julia”.